Nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la Russia è stata accusata di aver causato “una crisi alimentare globale” e di aver concretizzato il rischio di “carestia” iniziando la guerra in Ucraina. Un prospetto, quello della crisi alimentare, che coincide con le previsioni di alcuni esperti del settore agroalimentare.
“Vladimir Putin ha creato questa crisi alimentare globale” ha commentato il vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman durante la riunione del Consiglio. “Ed è lui che può fermarla”. Stando alle sue parole, la responsabilità della guerra e le sue conseguenze ricadono direttamente sul presidente russo: un punto di vista condiviso e ampliato anche dall’ambasciatore francese Nicolas de Riviere, che nel corso del suo intervento ha sottolineato come l’aggressione contro l’Ucraina sta “aumentando il rischio di carestia in tutto il mondo” e che la Russia “cercherà senza dubbio di farci credere che sono le sanzioni adottate nei suoi confronti a creare uno squilibrio nella situazione della sicurezza alimentare mondiale”.
Non a caso, infatti, l’ambasciatore russo Vassily Nebenzia ha ribattuto che le attuali turbolenze al mercato alimentare globale sono state causate dalle sanzioni “sfrenate” scatenate dall’Occidente nei confronti di Mosca. Insomma, si punta il dito e ci si dà la colpa a vicenda, mentre l’Unione Europea e gli Stati Uniti sono al lavoro per un individuare una misura multilaterale che possa tamponare la restrizioni all’esportazione di materie prime agricole.