Se avete seguito attentamente le conseguenze dell’attacco della Russia di fine febbraio avrete notato che molte aziende, da Netflix a McDonald’s, hanno deciso di interrompere a data da destinarsi le proprie operazioni commerciali sul territorio russo. Vien da sé che, quando nel mercato si forma un vuoto, immediatamente qualcuno tenta di occuparlo: ecco spiegata, in soldoni, la nascita di brand come CoolCola, Fancy e Street, presentate di recente da un produttore di bevande russo per mettere una pezza alla mancanza di Coca Cola, Fanta e Sprite.
Tre bevande iconiche che, di fatto, sono ormai in gran parte assenti dagli scaffali russi da quando la Coca Cola Company decise di sospendere le attività in Russia ai primi di marzo, con i prezzi dei pochi superstiti che sono saliti del 200% da allora. Non temete, però: CoolCola ha il “sapore iconico della Cola” rassicura Ochakovo, l’azienda produttrice che ha tentato di raccogliere il testimone. A onor del vero non si tratta, però, dell’unica società che ha tentato di capitalizzare il vuoto lasciato dal colosso delle bevande analcoliche: nel mese di aprile, infatti, un’azienda con sede nell’Estremo Oriente russo aveva lanciato sul mercato la Grink Cola; mentre a maggio, nella regione settentrionale di Komi, uno stabilimento presentava la propria Komi Cola.