Tra le prime conseguenze dirette dello scoppio del conflitto tra Russia – Paese invasore – e Ucraina – Paese invaso – ricordiamo soprattutto la sospensione delle esportazioni di grano (così come di altri beni alimentari) per tutelare la sicurezza alimentare nazionale e, appena una manciata di giorni più tardi, il blocco all’export di fertilizzanti – da parte di entrambi i Paesi coinvolti. Misure che, considerando la statura delle due nazioni in questione nel mercato internazionale dei prodotti appena elencati, contribuirono ad alimentare il rischio di una crisi alimentare globale che a oggi minaccia soprattutto i Paesi più poveri o a reddito medio, dove l’imperversare della pandemia aveva già indebolito l’economia nazionale.
In questo contesto, tuttavia, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres si dice fiducioso di poter riuscire a ripristinare le spedizioni di grano ucraine e rilanciare allo stesso tempo le esportazioni russe di fertilizzanti. Stando a quanto dichiarato dallo stesso Guterres, infatti, l’ONU sta mantenendo “intensi contatti” con Russia, Ucraina, Turchia, Stati Uniti e Unione europea per il raggiungimento degli obbiettivi di cui sopra.
“Sono fiducioso, ma c’è ancora molta strada da fare”, ha detto a una riunione sulla sicurezza alimentare alle Nazioni Unite ospitata dal Segretario di Stato americano Antony Blinken. “Le complesse implicazioni di sicurezza, economiche e finanziarie richiedono buona volontà da tutte le parti”.