È la fine di un’era. Ma anche l’inizio del buon senso, pare. Finalmente anche gli Usa hanno vietato l’uso del Red Dye 3 o colorante rosso numero 3. L’ubiquitario additivo alimentare è stato, alla luce degli ultimi studi, ufficialmente dichiarato cancerogeno dalla FDA, l’agenzia americana che regola cibo e medicinali. D’ora in poi caramelle, soft drink, patatine, cereali e quant’altro saranno meno rosso fuoco, rosa shocking, arancione acceso. Ma almeno, anche dall’altra parte dell’Atlantico, i consumatori (specie i più piccoli) saranno più tutelati.
Cos’è il Red Dye 3
In Europa la conosciamo come eritrosina o con la sigla E127. Il Red Dye 3 è un additivo sintetico ricavato dal petrolio, un prodotto super chimico che però ha potere colorante pari a nessun altro (cocciniglia compresa). Il suo rosso brillante, virato a seconda delle necessità su tinte rosa o arancioni, da decenni aiuta l’industria del cibo (specie quello junk) a farsi desiderare un po’ di più.
Dagli hot dog ai marshmallows, dai gelati alle decorazioni per torte, dai pasticcini ai cereali. La gamma è davvero vasta, e copre anche quegli alimenti percepiti come “sani”, ad esempio yogurt, bibite proteiche, burger vegani. Chiaramente stiamo parlando di prodotti industriali che hanno in comune la natura intriseca di cibi ultra processati.
Il problema del Red Dye 3 è il suo rischio legato all’insorgenza del cancro. Diversi studi compiuti su ratti e cavie da laboratorio ne hanno messo in discussione la sicurezza nel corso degli anni. Difatti già dal 1990 la FDA lo aveva vietato in ambito cosmetico, dopo aver riscontrato gravissimi effetti collaterali. Non è bastato quel campanello d’allarme, e neanche gli studi successivi (2012, 2021) per accorgersi che se una cosa fa male applicata sul corpo, figuriamoci dentro.
Il divieto
Ovviamente negli anni, oltre agli studi dai risultati sempre più preoccupanti, ci sono state le petizioni. L’ultima, datata al 2022, era stata presentata dalla no-profit Center for Science in the Public Interest per chiederne la rimozione definitiva. All’alba del 2025 la decisione storica: il divieto assoluto per qualsiasi tipo di alimento. Cosa è successo?
La FDA ci è arrivata tramite la cosiddetta Clausola Delaney, norma federale del (pensate un po’) 1960 che impone tolleranza zero per additivi alimentari o medicinali che si rivelino carcinogenici per l’essere umano. Il provvedimento è stato impugnato da Jim Jones, vice commissario della FDA, pur ammettendo che “il modo in cui il colorante provoca tumori negli esemplari di ratti maschi non si verifica nell’uomo” .
Fine di un’era dunque, anche se il cambiamento non sarà così repentino. La FDA ha dato la doppia scadenza a gennaio 2027 e gennaio 2028 per favorire la transizione completa rispettivamente a industria del cibo e farmacologica. Lo stesso vale per i prodotti di importazione – ma a quello già ci pensa Trump, o almeno così dice, scoraggiandola in partenza. Insomma, da qui a un paio d’anni evitate quella fettona invitante di red velvet.
E da noi? La cara vecchia Europa, come sempre in casi come questi, mostra la via. Qui l’E127 era già stato bandito da tempo. Non si trova più eritrosina sul mercato dal 1994, eccezion fatta per alcuni, sparuti prodotti che comunque non verrebbero consumati in grandi quantità. Il più noto di tutti è la proverbiale ciliegina sulla torta, ovvero la ciliegia candita. È proprio quel suo rosso vibrante, che fa da contrasto alla panna del milkshake o icing della cupcake, a renderla così pericolosamente irresistibile. Consumate responsabilmente (e nel dubbio, leggete l’etichetta).