Si torna a Roma perché qui è cominciato lo sgombero dei dehors abusivi: intralciano la viabilità. I vigili urbani e gli operai hanno iniziato da tavolini, sedie e pedane di Campo dè Fiori, passando poi per via Crescenzio, piazza Navona e Monti. Successivamente toccherà anche a zona Prati e Celio.
Va precisato che lo sgombero è destinato solamente a quei dehors improvvisati e abusivi che sono andati ben oltre le concessioni straordinarie concesse dal comune per fronteggiare la pandemia. Se ricordate, infatti, visto che la capienza dei locali è stata ridotta per permettere il distanziamento, praticamente tutti i comuni italiani hanno concesso a ristoranti, bar e locali di occupare parte degli spazi esterni in modo da recuperare qualche coperto.
Solo che per creare questi dehors era comunque necessario fare richiesta al Comune. Come spesso accade, però, qualcuno ha pensato di bypassare il tutto e ha installato pedane esterne sulla strada e sui marciapiedi senza chiedere il permesso e senza attendere l’autorizzazione comunale.
Per questo motivo ora a Roma verranno rimosse tutte quelle installazioni abusive prive di autorizzazione. Le prime a essere divelte sono state quelle che intralciavano la viabilità. Eliminate subito anche quelle che erano state allestite sui percorsi per ipovedenti, sugli scivoli per il passaggio dei diversamente abili o che costituivano un vero e proprio pericolo per la viabilità, violando il Codice Stradale.
Ovviamente i decreti firmati dal Municipo 1 e da Lorenza Bonaccorsi sono stati applicati solamente dopo che i negozianti e i gestori erano stati avvertiti delle imminenti rimozioni. Monica Lucarelli, assessore alle Attività Produttive, ha parlato di un segnale importante e del ripristino di regole che dovrebbero essere al centro della civile convivenza, eliminando quella che stava diventando una giungla.
L’assessore ha anche precisato che alcuni commercianti, dopo aver ricevuto l’avviso, hanno provveduto da soli a rimuovere i dehors abusivi, evitando così le previste sanzioni.
Questo progetto pilota, iniziato nel Municipio 1 e 2, verrà esteso anche in altre zone della Capitale. La prima ondata ha permesso la rimozione di 18 occupazioni abusive del suolo pubblico, comprensive di tavolini, sedie, ombrelloni, strutture chiuse con teloni di plastica e stufette mobili alimentate a gas o elettricità.