Anche a Roma i supermercati sono invasi a causa del Coronavirus. Dopo l’annuncio di ieri sera di Giuseppe Conte della firma del nuovo DCPM che estende la zona rossa a tutta l’Italia, i supermercati aperti 24h di Roma sono letteralmente stati invasi da un’orda di persone che volevano fare scorta.
Il risultato? Assembramenti, mancato rispetto del metro di distanza e scaffali svuotati. Di sicuro il Coronavirus ringrazia per l’aiuto fornito. Stessa cosa, fra l’altro, è accaduta a Napoli. Soprattutto nei supermarket delle catene della GDO, si sono scatenate scene di isteria. Fra gente che si faceva selfie e video, c’è stato anche chi è quasi arrivato a picchiarsi. Per esempio davanti al Carrefour del centro commerciale Le Terrazze a Casal Palocco, aperto anche di notte, si è quasi arrivati alla rissa.
Code e accalcamenti sono stati registrati anche al Todis di via Tuscolana, anche se qui le persone si sono messe in fila e sono entrate poche per volta. Il Carrefour di via Matteucci, invece, ha optato per un addetto che faceva rispettare le distanze e controllava il numero di accessi. L’Emme Più di Viale Aventino, invece, continuava a mandare un nastro registrato dove veniva ricordato a tutti di mantenere le distanze previste per evitare il contagio. Perché, a quanto pare, gli italiani hanno difficoltà a comprendere due semplici concetti:
- non accalcatevi in gruppi
- state a minimo un metro di distanza l’uno dall’altro
Il vicedirettore della Conad di via Buonarroti ha spiegato che farà entrare gruppi di massimo 50 persone (il loro punto vendita è abbastanza grande). I rifornimenti saranno garantiti, ma anche così, nel giro di poche ore, sono spariti dagli scaffali pasta, carne, frutta, verdura, bevande e surgelati. Andati a ruba anche gel igienizzanti, detersivi, scatolame vario e cibi a lunga conservazione.