Imbrattata nella notte con della vernice rossa, la (controversa) statua della porchetta a Roma, a Trastevere, tornerà al suo posto dopo un restauro.
L’opera dedicata alla porchetta installata da alcuni giorni in Piazza San Givoanni della Malva e realizzata da Amedeo Longo per la University of Fine Arts, , nell’ambito di un progetto artistico temporaneo nelle piazze romane, intitolata “Dal panino si va in piazza”, sarebbe stata vandalizzata da Animal liberation front, un’organizzazione animalista.
Tuttavia, nonostante “l’attacco”, la presidente del Municipio Roma I Centro, Sabrina Alfonsi, e Amedeo Longo si sono recati in piazza San Giovanni della Malva alle 13:00 per la rimozione dell’opera che verrà immediatamente restaurata e successivamente troverà una nuova “casa” (al momento non si sa quale sarà il suo futuro).
“Il progetto delle piazze romane serviva proprio per far esprimere giovani artisti che studiano in questa città e all’interno delle nostre accademie, dando uno spazio all’arte contemporanea che in questa città si trova poco, poco e solo di grandi nomi, ma che sicuramente non dà un terreno e una possibilità ai giovani artisti – ha sottolineato Alfonsi -. Io voglio fare i complimenti a quest’artista perché l’arte contemporanea fa discutere, deve far discutere e apre un dibattito pubblico. Delle otto opere che abbiamo messo sulle otto piazze l’unica che ha fatto discutere è l’opera di Longo e quindi lui ha colto nel segno – ha aggiunto -. Era tanto tempo che non si discuteva del rapporto tra l’uomo e l’animale, del rapporto tra il cibo, non solo come tradizione ma anche come sostenibilità”.
E in merito all’atto vandalico la presidente dichiara: “non è ammissibile fare gesti di intolleranza in questa maniera. Siano essi contro un’opera d’arte, siano essi contro gli animali, le persone e tutto il nostro pianeta. Quindi noi oggi rimuoviamo questa opera non per rimuoverla, ma per restaurarla, sistemarla. Il destino ve lo diremo tra qualche giorno”.
“In queste ore sono già arrivate richieste da altri Comuni per poter esporre l’opera – ha aggiunto Alfonsi -. Il suo futuro, come la sua genesi, è in mano all’artista che ne deciderà nei prossimi giorni il suo destino“.
Fonte: NOVA