Roma: la statua della porchetta di Trastevere entra in campagna elettorale

A Roma è tempo di campagna elettorale ed ecco che anche la contestata statua della porchetta di Trastevere viene tirata in ballo.

Roma: la statua della porchetta di Trastevere entra in campagna elettorale

In tempo di campagna elettorale ogni mezzo è lecito. Anche richiamare in causa la vicenda della statua della porchetta di Trastevere, a Roma.

Più o meno il riassunto della vicenda è questa: l’artista Amedeo Longo aveva realizzato una statua raffigurante una porchetta, cosa che non era piaciuta agli animalisti. Da lì la statua era stata poi anche vandalizzata, anche se era stato previsto un restauro.

Dopo che la statua era stata tolta da piazza San Giovanni della Malva per il restauro ecco che questa vicenda sembrava destinata a cadere nel dimenticatoio. E pensare che l’artista che l’aveva realizzata, Amedeo Longo, era stato selezionato per crearla proprio dal Municipio I, guidato da Sabrina Alfonsi, candidata al Comune per il PD.

Statua porchetta

Tuttavia Daniele Diaco, portavoce dei 5 Stelle e fedelissimo di Virginia Raggi, nonché animalista, ha deciso di riesumare questa storia per fare un po’ di campagna elettorale. In pratica su Facebook ha messo a confronto questa statua con quella del cane Angelo, torturato e ucciso, che si trova nei giardinetti di largo Ravizza a Monteverde.

Nella foto Diaco ha specificato che la foto della statua della porchetta è frutto dell’amministrazione PD, mentre la foto della statua del cane è frutto di Virginia Raggi.

Diaco ha bollato la statua della porchetta come un “obbrobrio del PD”, una “macabra mostruosità contro la quale romani e animalisti si sono ribellati”. Diaco spiega anche che stanno cercando di capire quanto sia costata e parla di voci di corridoio non confermate che rivelano cifre di 50mila euro.

La statua del cane, invece, sarebbe il “testamento del coraggio animale”, è “Angelo, un amico a quattro zampe vittima della crudeltà umana”.

La questione non è certo passata inosservata e Christian Raimo, assessore alla Cultura al Municipio II e candidato consigliere a Montesacro con Roma Futura: secondo Raimo, “Diaco ha un’idea di cultura che manco nelle parodie di Macario sulla cultura fascista”. E definisce la statua del cane “una roba artisticamente triviale, esteticamente didascalica, politicamente mediocre”. Che la guerra delle statue abbia inizio!

[Crediti Foto | Unirufa]