Non c’è modo migliore di imparare un mestiere che fare pratica: è ciò che deve aver pensato la preside dell’Istituto Alberghiero Amerigo Vespucci di Roma, che ha annunciato l’apertura al pubblico di un ristorante interno una sera a settimana, dove i cuochi e il personale di sala sono composti dagli alunni.
Progetto che, di fatto, punta anche a recuperare i vuoti e i periodi di chiusura dovuti alla pandemia, che hanno cancellato quasi del tutto le attività laboratoriali tipiche di istituti di questo genere. I clienti, che possono comprendere dai genitori a semplici cittadini curiosi, dovranno necessariamente prenotare il posto presso il sito della scuola; mentre il ricavato di ogni serata (che consiste in un contributo libero) verrà riversato nel Bilancio di istituto in modo da attutire le spese scolastiche.
E il menu? Beh, cambia di settimana in settimana: gli studenti possono discuterlo con gli insegnanti in base al programma studiato per poi metterlo in pratica durante la serata di servizio. “Il progetto è molto difficile ma anche molto stimolante”, ha raccontato un portavoce degli alunni. “perché comunque ci misuriamo con clienti veri e non solo tra noi ragazzi e professori, è anche un modo per approcciarsi al mondo del lavoro, una sfida utile che apre le porte della scuola”.