Andiamo a Roma perché qui Andrea Fassi, il titolare della storica Gelateria Fassi e AD del Palazzo del Freddo, ha pubblicato la foto di una maxi bolletta da quasi 18mila euro. E spiega che si tratta di una “violenza” nei suoi confronti: con bollette di questo tenore, non solo lui, ma tutti quelli del settore, saranno costretti a chiudere.
La bolletta in questione è quella di settembre e si riferisce ai consumi di luglio. L’anno scorso, sempre nello stesso mese, aveva pagato 4.741 euro, mentre adesso, a luglio 2022, la bolletta è arrivata a 17.800 euro, con un rincaro del 300%.
Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, sui social Andrea si è sfogato: non è un lavoro che ha voluto, lo ha ereditato, non è nelle sue corde, ma lo sta svolgendo al meglio delle sue capacità. Eppure, come AD del Palazzo del Freddo, come socio fondatore della scuola di scrittura Genius, come consigliere Fipe e come vicepresidente dei locali storici d’Italia (sempre di Fipe), afferma che questa bolletta rappresenta un punto a capo per la sua vita e per quella di molti altri come lui.
Per Fassi, questa bolletta è un esempio del fatto che sia venuto meno il patto fra stato e imprese, è una violenza nei suoi confronti e nei confronti di tutti i ragazzi che lavorano con lui. E questo vale per tutti (non è l’unico a segnalare queste bollette esorbitanti). Ironicamente spiega che ovviamente pagherà la bolletta: praticamente dovrà vendere 9mila coppette da 2 euro al mese solo per riuscire a pagare la corrente. O magari si improvviserà influencer su TikTok per smettere di pensare a tutto.
Fassi ha dichiarato che cercherà di reggere, nonostante l’ansia che sale, ma per ora prova a non mollare, in modo da non lasciare i clienti alla mercé del gelato all’amatriciana, del sorbetto ai funghi porcini o alle poltiglie scolorite e gonfie.
Il post di Fassi ha ricevuto numerosi messaggi di sostegno, anche da parte di altri lavoratori del settore come Chef Hiro che capiscono perfettamente ciò che sta passando.