Prosegue imperterrito l’allarme rifiuti a Roma. Ora il focus della questione pare che siano diventati i ristoranti e bar: non è che ci sono troppi pochi passaggi per la raccolta dei rifiuti per quanto riguarda attività e privati?
Il dubbio è venuto a qualcuno del Comune ed ecco che è partita un’indagine interna per capire come venga svolto il lavoro di raccolta porta a porta per ristoranti e bar, lavoro affidato da Ama a quattro ditte esterne in sub appalto.
Soprattutto nel centro storico della capitale, i problemi che Roma sta avendo nel gestire la raccolta dei rifiuti potrebbero dipendere anche dall’efficacia del servizio riservato alle utenze non domestiche, che sono più di 10mila: pare che siano proprio queste fra i principali responsabili nelle zone turistiche e della movida riguarda ai sacchetti di immondizia che si accumulano su strade e marciapiedi. Pensate che l’anno scorso un ristorante della capitale aveva rifiutato di aprire in quanto si vergognava dei rifiuti abbandonati per strada.
Alla luce di tali evidenze, il sindaco Gualtieri chiede che vengano fatti passaggi doppi per queste utenze: in caso di negligenze, ecco che verranno comminate multe elevate.
Un altro problema di cui si è parlato è anche quello degli sbocchi degli impianti, soprattutto per l’indifferenziato. Il fatto è che dall’8 al 18 giugno l’indifferenziato non potrà essere lavorato nel tmb di Aprilia di Rida Ambiente in quanto l’impianto sarà fermo per manutenzione. Il che vuol dire che ci saranno mille tonnellate di rifiuti da appoggiare da qualche parte. Mancano anche i dettagli di rifinitura, ma pare che metà di questi rifiuti andranno alla Saf di Frosinone, mentre l’altra metà dall’Hera in Emilia-Romagna.
Infine si è parlato anche della spinosa questione delle assunzioni. Entro fine mese dovrebbero diventare operativi 150 netturbini che hanno superato i recenti concorsi di Ama. Bisognerà, poi, trovare altri 500 netturbini tramite i centri per l’impiego regionale, ma questi avranno contratti a tempo determinato. Cosa non gradita ai sindacati però.