L’imperversare della pandemia da Covid-19 ha aggravato le condizioni economiche di innumerevoli famiglie, inasprendo come mai prima d’ora la spaccatura che attraversa il ceto medio: ne è prova anche la testimonianza di Don Antonio Pompili del Centro Caritas di San Giovanni a Roma, che afferma che le richieste di alimenti negli ultimi anni sono più che raddoppiate.
Sono aumentati, essenzialmente, quelli che la Caritas definisce gli ‘equilibristi della povertà’, ossia coloro che possiedono una casa di proprietà ma faticano ad arrivare a fine mese a causa di una riduzione significativa del reddito per via della crisi innescata dal coronavirus. E a tal proposito sono particolarmente eloquenti le parole del rapporto Censis, che sottolinea come nel 2020 2 milioni di famiglie italiane vivono in condizioni di povertà assoluta: un dato preoccupante specialmente quando viene paragonato ai numeri del 2010, quando tali famiglie erano 980 mila. La tendenza, inoltre, è sensibilmente più accentuata al Nord (+131,4%), ma rimangono allarmanti anche i tassi del Centro (+67,6%) e del Sud (+93,8%).