Come promesso, gli agricoltori sono andati a Roma per protestare contro l’invasione di cinghiali. Agricoltori e Coldiretti si sono riuniti in piazza a Montecitorio per chiedere al Governo che vengano presi provvedimenti.
In questi giorni in tutta Italia si stanno svolgendo manifestazioni del genere: anche gli agricoltori della Sicilia avevano protestato sostenendo che i cinghiali stessero distruggendo campi e raccolti.
Le proteste si stanno svolgendo in tutti i capoluoghi di Regione, inclusa Roma. Qui Coldiretti ha organizzato in piazza Montecitorio una manifestazione per chiedere che venga fermata questa calamità che sta distruggendo i raccolti, aggredendo gli animali, assediando le stalle e provocando incidenti stradali. Il problema, infatti, è che oltre ai danni al settore agricolo, i cinghiali, scendendo fino in città, mettono a rischio l’incolumità dei cittadini.
Per questo motivo in piazza Montecitorio sono comparse delle sagome di cartone a grandezza naturale dei cinghiali: servono per dimostrare cosa vuol trovarseli di fronte nei campi, in strada o davanti a casa. Altri agricoltori, poi, hanno portato ortaggi, cereali e frutta distrutti dal passaggio dei cinghiali. E c’è anche stato un gruppetto di giovani che, travestito da cinghiale, è andato alla ricerca dei parlamentari per informarli della situazione di emergenza che si è creata.
Non sono mancati, poi, gli striscioni:
- “Dopo il Covid la peste dei cinghiali”
- “Noi seminiamo, i cinghiali raccolgono”
- “Difendiamo il nostro territorio
- “Città e campagna unite contro i cinghiali”
In piazza, oltre agli agricoltori, pastori e allevatori, c’erano anche sindaci, cittadini e Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti.