Le gesta di Roland, lo scroccone impenitente che si è allegramente sbafato a scrocco bistecche e tramezzini in alcuni ristoranti di Firenze, insieme a diverse pinte di birra, sarebbero state “costruite dalla stampa italiana”, deliberatamente esagerate, infarcite di inutili minuzie e soprattutto infiocchettate con “dettagli e aneddoti improbabili”.
Parola di Le Monde, l’autorevole quotidiano francese che l’altro giorno ha rivolto alla stampa italiana la propria attenzione, omaggiandola di gratificanti considerazioni sull’interesse da questa riservato alle gesta dello scroccone teutonico che, al momento di saldare il conto, se ne usciva con la solita frase misteriosa:
“Io non pago, sono tedesco. Pagano gli italiani”.
E, dopo averci sottilmente tacciati di infatuamento facile per minuzie senza importanza, il giornale francese ha aggiunto che gli italiani avrebbero anche utilizzato titoli da thriller di bassa lega quali “l’approfittatore seriale ha colpito ancora” oppure “non si può far nulla contro Roland, lo scroccone dei ristoranti di Firenze”, titolo che, guarda caso, ci interessa da vicino.
E qui entra in scena Dissapore.
Già, perché tra gli eletti che hanno avuto l’onore di essere nominati da Le Monde sulla generale infatuazione per le gesta di Roland, ci siamo anche noi, che il quotidiano francese cita espressamente riportando il titolo (“il più italiano di tutti”) e un intero paragrafo del nostro post.
Peccato che, dopo queste considerazioni sullo stato della stampa italiana, espresse con tono da sopracciglio alzato d’ordinanza e aria da classica grandeur d’Oltralpe, il quotidiano prosegua riprendendo con dovizia di particolari tutto quanto riportato dagli articoli nostrani sulla vicenda di Roland, e raccontando per filo e per segno tutte le imprese fiorentine dello scroccone tedesco.
Dimostrando in questo modo che ad essere “affascinati” dalle gesta di Roland non siamo solo noi, spensierati italiani affascinati da frivole faccende, ma anche l’autorevolissima stampa francese; e dimenticando che, a ben guardare, i primi narratori delle gesta di tal Roland sono stati proprio loro, i francesi, più di mille anni fa, con le gesta della Chanson de Roland.
Noi italiani, come sempre, siamo arrivati buoni ultimi.
Forse è per questo che ci tocca sempre pagare.
[Crediti | Link: Le Monde, Dissapore]