Presumiamo che a nessuno sia granché piaciuta la notizia dell’apertura del festival della carne di cane di Yulin, ma Rita dalla Chiesa c’è andata giù pesante, augurando l’estinzione addirittura all’intero popolo cinese.
Proprio così, non stiamo parafrasando. La conduttrice televisiva, figlia del generale dalla Chiesa, non usa mezzi termini per esprimere il suo sdegno via Twitter, chiedendosi addirittura se sia “peccato mortale volere l’estinzione dei cinesi”.
Peccato mortale non sappiamo, noi che non siamo certo esperti in questioni religiose e che consideriamo peccato mortale giusto non trovare spazio per l’ultima portata di un menu degustazione stellato. Però ci vengono in mente mille mila altri termini per descrivere una simile affermazione, senza neanche utilizzare quelli scontati, come “fuori luogo”. Razzista, non c’è dubbio che sia razzista, cara Rita, visto che non lascia neanche spazio alla tanto abusata premessa “non sono razzista ma…”. Insensata, violenta, gratuita, imbarazzante. Sinceramente non sapremmo come altro definire la volontà dell’estinzione di un popolo intero.
Che poi, come non essere d’accordo con Rita dalla Chiesa, quando parla di “Crudeltà incredibile”? Il problema – così evidente che ci sembra quasi inutile specificarlo – è che dal suo punto di vista macellare i cani per mangiarli è crudele, mentre far fuori la popolazione di un intero Paese è un banalissimo e amorevolissimo atto di pietà.