È vero, i contagi da Covid-19 hanno ricominciato a salire e il timore comincia a prendere piede (basti dare un’occhiata al costo delle disdette per il settore della ristorazione), ma concediamoci comunque un poco di ottimismo: dopotutto, abbiamo passato lo scorso Natale murati in casa, mentre ora perlomeno potremo goderci un pasto al ristorante.
È quanto emerge dalle analisi dell’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, secondo le quali circa 4,4 milioni di persone sceglieranno di brindare con gli amici o con il resto della famiglia in un locale. I dati, chiaramente, non sono ancora paragonabili a quelli del 2019, tanto che le previsioni per quest’anno stimano un calo della clientela di circa 500 mila unità; mentre le più recenti incertezze dovute all’introduzione del Super Green Pass avranno un “impatto significativo” sul totale delle prenotazioni per il 48,1% dei ristoratori. Pessimisti o semplicemente realisti, sarà il tempo a dircelo: al momento, sempre stando ai dati Fipe, 6 ristoratori su 10 hanno dichiarato di avere aspettative positive o molto positive.
Dicembre dopotutto è un mese estremamente delicato per il mondo della ristorazione, che vale da solo il 10% del fatturato annuale, ed è quindi perfettamente comprensibile che alcuni proprietari di locali sentano la tensione. A loro, nella speranza di fargli ritrovare l’ottimismo, diciamo che in realtà è cresciuta anche la previsione di spesa per il menu delle feste: dai 56 euro del 2019 (e quindi del periodo pre-pandemico) siamo passati a una media di 60 euro.