Sono 223 i lavoratori in nero individuati dalla Guardia di Finanza di Savona, assunti da 19 imprenditori nel settore della ristorazione. Da cuochi ad aiuti in cucina, camerieri e semplici lavapiatti, barman e addirittura addetti alla pulizie. Tra tutti figura anche un ragazzo 32enne originario del Marocco che lavorava in uno stabilimento balneare sulla riviera di Ponente, sprovvisto di codice fiscale perché appena arrivato in Italia. La Finanza, tuttavia, non fa alcuna distinzione.
Gli imprenditori “pizzicati”, infatti, dovranno pagare una maxi multa di 1800 € per ogni singolo lavoratore sprovvisto di contratto. Tra i titolari sanzionati c’è anche chi conduceva la propria struttura senza effettuare regolari versamenti previdenziali per le loro posizioni, come due soci titolari di un ristorante a Giusvalla, nell’entroterra ligure.