La Fipe-Confcommercio chiede che anche nel settore della ristorazione sia previsto lo stop all’obbligo del POS per i micropagamenti così come è stato concesso ai tabaccai. Perché per sigarette e valori bollati vale questa regola e per il caffè al bar no?
Il fatto è che la motivazione che è stata data per l’esenzione del pagamento tramite POS per sigarette e valori bollati è legato a uno squilibri fra costi e margini. Tuttavia la stessa cosa dovrebbe essere valida per un barista: obbligarlo ad accettare il pagamento di 1 euro della tazzina di caffè con la carta di credito vuol dire costringerlo a lavorare in perdita.
Per questo motivo Aldo Cursano, vicepresidente di Fipe-Confcommercio, ha chiesto che venga modificata la normativa, eliminando per tutti l’obbligo per i micropagamenti, non solo i tabaccai. Cursano spiega che l’introduzione dell’obbligo di accettare pagamenti tramite POS anche per pagamenti minimi in cui il costo della transazione si mangia tutto il margine è una forzatura priva di giustificazioni valide sia economicamente che socialmente.
Cursano vede solo due alternative per arginare questa discriminazione:
- cancellare l’obbligo per gli esercenti di accettare bancomat e carte di credito per i pagamenti di piccolo importo
- azzerare le commissioni fino ad almeno 25 euro
E conclude ribadendo che non si possono obbligare le imprese a lavorare in perdita.