I Ristoratori della Toscana scioperano contro le piattaforme di delivery, accusate di essere le uniche a guadagnare davvero dalla situazione di chiusure portata avanti dal Governo per contenere la pandemia.
Lo sciopero è portato avanti dal gruppoRistoratori Toscana, guidato da Pasquale Naccari, che è anche portavoce di Tutela nazionale imprese.
Il problema – secondo lui, e in effetti anche secondo noi – è questo continuo navigare a vista, senza risposte a lungo o a medio termine che permettano ai ristoratori di organizzarsi con un minimo di programmazione. “ Anche in altri stati vengono imposte misure restrittive, ma non si cambiano colori e regole ogni cinque minuti”, ha detto Pasquale Naccari. “In Italia, ormai è acclarato, non c’è la capacità di programmare e dare stabilità a cittadini e imprese. I ristoranti non si aprono e chiudono in un giorno. Lavoriamo con materia prima deteriorabile e in questecondizioni non è possibile organizzarsi”.
Così il gruppo da lui coordinato ha chiesto ai cittadini fiorentini di sostenere i ristoratori, boicottando le piattaforme di delivery e ordinando il proprio cibo a domicilio direttamente presso i ristoranti, eventualmente anche servendosi dell’asporto, evitando di foraggiare “le piattaforme delle multinazionali che hanno sede all’estero e non pagano nemmeno le tasse in Italia”.
[Fonte: La Nazione]