Si fa largo una teoria, una “luce” di speranza per i ristoranti? La teoria, avanzata da un medico chirurgo originario del padovano, prevede che si potrebbe sterilizzare l’aria in un locale, bar o ristorante, ponendo una candela sul tavolo.
L’idea è la seguente: le fiamme di una candela arrivano a una temperatura di 1400 °C nel punto più caldo e di 500 °C nei punti più freddi. Le alte temperature sono da sempre utilizzate per sterilizzare ambienti e oggetti, perché dunque la fiamma di una candela non dovrebbe sterilizzare l’aria dal Covid -19? “Per questo motivo ho maturato la convinzione che una candela accesa, frapposta a due individui che parlano tra di loro, può aiutare a sterilizzare l’aria”. Questa è la teoria di Franco Pellegrini, ora presidente della casa di cura Santa Maria Maddalena di Occhiobello.
Lo stesso dottor Pellegrini, ex primario chirurgo all’ospedale di Lonigo, ha detto che: “in questo periodo di pandemia e in attesa del verdetto degli scienziati, io pongo davanti a me, quando sono in presenza di parenti e amici, una candela accesa”.
Per il dottor Pellegrini, classe 1936, l’intuizione della candela è avvenuta in chiesa: riflettendo sulle candele che vengono accese dai fedeli, il medico ha pensato che “la fiamma con il suo alto grado di calore attrae ed elimina dall’aria tutti i germi e i virus presenti attorno ai fedeli in preghiera: l’aria calda purificata sale verso l’alto creando un vuoto sottostante che viene riempito dall’aria circostante più fredda. Allora ho pensato che questa abitudine, da sempre in uso, ha rappresentato un atto sanitario oltreché un atto devozionale”.
Nella sua pubblicazione data alle stampe in questi giorni ha spiegato che “non si può ancora affermare con certezza che, ad esempio, cinque candele poste su un tavolo potrebbero permettere la riapertura in sicurezza dei ristoranti e dei bar, ma l’idea vale la pena di essere approfondita. Per questo motivo ho spedito una copia della mia breve pubblicazione alla Regione Veneto e in particolare al presidente Luca Zaia perché possa trarne le conclusioni che riterrà più utili”.
[ Fonte: Il Gazzettino ]