Continua il balletto con giravolte dell’“Apro o non apro?”. Questa volta è Matteo Renzi che dice stop al coprifuoco per i ristoranti: devono poter riaprire a cena per garantire anche una svolta psicologica all’Italia.
Matteo Renzi si è un attimo “Salvinizzato”, passatemi il termine (non era Salvini che continuava a chiedere riaperture a destra e a manca? Tranne quando ha deciso di proporre di stoppare le nuove licenze di acquisto per bar e ristoranti): il leader di Italia Viva ha spiegato che serve una svolta psicologica per l’Italia. È arrivato il momento di ripartire: riaprire le scuole e l’università è doveroso e prioritario, ma bisogna anche abolire il coprifuoco, permettendo la riapertura di ristoranti, teatri e spazi sociali.
Il tutto dovrà avvenire in modo ordinato, rispettando le regole (ottimista!) e seguendo precise procedure sanitarie. Non è una cosa che si può fare dalla sera alla mattina, motivo per cui serve un progetto sul lungo periodo. E dichiara poi di avere molta fiducia in Mario Draghi.
Renzi ha anche trovato il tempo per dire la sua sui viaggi all’estero che gli sono stati contestati. Spiega che molti grillini gli hanno detto che deve smettere di fare politica, ma forse lo dicono perché loro stessi non riescono a iniziare a farla. Tuttavia, al posto di parlare in maniera ossessiva dei suoi viaggi all’estero che, fra l’altro, continuerà a fare rispettando le leggi, perché non riescono a confrontarsi sulle idee per l’Italia?
E intanto mentre noi ci dibattiamo fra aperture sì e aperture no, con cambi di idea ogni tre secondi, in Cina ripartono le fiere in presenza, come la Food&Drink di Chengdu.