D.C. è un giovanissimo chef italiano, proprietario di un ristorante a Chinatown a cui è stata sfondata una vetrina probabilmente per razzismo. L’irruzione è avvenuta nel weekend, ma il cuoco, se in un primo momento ha cercato di escludere legami con il panico generato dal Coronavirus, dopo ha aggiunto: “Nei giorni scorsi un nostro chef e un conoscente della zona sono stati insultati solo perché cinesi. Questa storia del coronavirus sta facendo impazzire tutti”.
A suffragare le parole dell’imprenditore c’è un video che circola sul web, in cui 2 turisti cinesi sono aggrediti verbalmente da un uomo con l’accento toscano: “Schifosi sudici, andate a tossire a casa vostra!” Il ragazzo, a capo dell’esercizio pubblico in Via Sarpi, ha specificato poi: “Penso volessero rubare, anche se in effetti non sono nemmeno entrati. Spero che sia stato solo uno stupido atto vandalico e che non abbia nulla a che vedere col fatto che ci troviamo in una zona cinese e che il nostro locale sia gestito da ragazzi asiatici. Se invece cosi fosse sarebbe davvero preoccupante…Quello che penso sia più importante in questo momento è mantenere la calma e soprattutto non prendersela con la comunità cinese perché non ha nessuna responsabilità”.
Via Sarpi è da sempre una zona frequentata dalla gente del posto perché ricca di negozi, bar, ristoranti e supermercati. Ma dopo l’esplosione del Coronavirus, tanti hanno dovuto abbassare le saracinesche. L’imprenditore di 20 anni ha raccontato: “Noi siamo aperti dal 2017 e la crescita della nostra attività e dell’area in generale è sempre stata costante. Da qualche giorno sembra tutto morto. Negozi e bar improvvisamente stanno chiudendo perché non riescono più nemmeno ad andare in pari. E questo è dovuto senza dubbio alla paura per il coronavirus. Sai cosa significa battere zero scontrini per giorni? Se non ce la fai nemmeno a ripagarti le bollette della luce devi chiudere. Anche da noi gli affari sono calati drasticamente in questo punto vendita. È come se la gente avesse paura di avvicinarsi ai cinesi. Come se fossero degli appestati. Spero che tutto questo finisca presto così che tutto possa tornare alla normalità”.
Fonte: Il Fatto Quotidiano