Coldiretti ha previsto che se i ristoranti verranno chiusi nel weekend, perderanno l’80% del fatturato. Gravemente danneggiati dalla mancanza dei turisti, dai lavoratori in smart working e dalle chiusure nelle zone arancioni e rosse, se il Governo chiuderà tutto nei fine settimana, ecco che il settore della ristorazione, già gravemente danneggiato dalla crisi economica scatenata dalla pandemia da Coronavirus, subirà un altro duro colpo.
E non solo per loro: se i ristoranti verranno chiusi, anche i fornitori di cibi e bevande ne subiranno il contraccolpo. Al momento il lockdown totale nel weekend è solo un’ipotesi al vaglio del Governo, venerdì verrà presa la decisione definitiva.
Tuttavia Coldiretti ha già fatto qualche stima, considerando che da inizio pandemia nel settore agroalimentare Made in Italy ci sono stati vino e cibi non venduti per un valore di 11,5 miliardi di euro. Si parla di 300 milioni di chili di carne bovina, di 250 milioni di chili di pesce e frutti di mare e di 200 milioni di bottiglie di vino rimasti invenduti, con grave sofferenza non solo dei locali (solamente nel IV trimestre del 2020 hanno perso il 44,3% del fatturato), ma anche degli agricoltori, degli allevatori, dei pescatori, dei casari e dei viticoltori.
Coldiretti auspica che, grazie all’avanzata della campagna di vaccinazione, sia consentita la riapertura dei locali della ristorazione, almeno là dove siano state implementate le misure di sicurezza:
- distanziamento dei posti a sedere (e che sia facilmente verificabile)
- numero limitato e controllabile di accessi
- registrazione di nominativi di ogni cliente