Roma caput mundi, o almeno per gli amanti del buon cibo. La Capitale, infatti, ha recentemente conquistato il primo posto nella classifica redatta da TripAdvisor e, per celebrare il primato e allo stesso tempo tutelare la tradizione culinaria locale, è stato ideato un riconoscimento che certifica i ristoranti tipici romaneschi con la tecnologia della blockchain.
Riconoscimento che, di fatto, richiede di soddisfare alcuni requisiti: occorre infatti avere nel menu almeno tre antipasti, cinque primi, cinque secondi, tre contorni e tre dessert appartenenti alla cucina romana; e allo stesso tempo servirsi di materie prime del territorio laziale a marchio Dop, Igp e Sgt. Solo allora si potrà richiedere l’attestato, rilasciato da Fipe Confcommercio Roma e certificato tramite blockchain sulla piattaforma digitale ‘Ristorante tipico romano’, sviluppata appositamente dalla start up pOsti. Al momento, i locali riconosciuti sono già 33, ma l’obiettivo è quello di riuscire a coinvolgere tutti i ristoranti tipici della Capitale.
“Il “butta dentro” dei ristoranti, che invita a entrare nel locale chiamando il turista dal marciapiede con il menu turistico in mano, è una figura di cui Roma non ha bisogno” ha commentato il presidente della Camera di commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti in occasione della presentazione del riconoscimento. “È inaccettabile che al centro di Roma si servano cibi precotti: la Capitale custodisce un grande patrimonio in termini di qualità del cibo”.