“Se si può andare al ristorante, allora si può andare anche in ufficio”, e dunque basta smart working: lo dice chiaro e tondo, senza mezze misure James Gorman, ceo della banca d’affari newyorkese Morgan Stanley. Il messaggio, che capovolge il punto di vista generale sullo smart working, è stato dato direttamente ai dipendenti della sede della banca nella Grande Mela, durante l’incontro annuale dedicato agli investimenti.
Dopo un anno passato a elogiare i vantaggi del lavoro da remoto e delle videocall, è la prima volta che qualcuno così in alto prende una netta posizione rispetto al lavoro in presenza. Di più: James Gorman si è anche espresso contro lo spopolamento che Nw York ha subito in questi mesi di smart working.
La città più celebre degli Stati Uniti, infatti, ha subito un’enorme crisi a causa del Coronavirus, con migliaia di lavoratori che l’hanno progressivamente abbandonata, non avendo più la necessità di rimanere lì fisicamente. E invece, anche su questo Gorman è stato chiarissimo: “Se si vuole essere pagati a New York, si lavora a New York”. L’ultimatum per il ritorno a lavorare, ora chi il 90% dei dipendenti è vaccinato, non è dunque più rimandabile secondo il ceo di Morgan Stanley: “Se entro il Labor Day (lunedì 6 settembre) le persone non saranno tornate in ufficio, sarò molto deluso e allora dovremo rivedere un po’ di cose”.
[Fonte: Forbes]