I sindaci d’Italia chiedono al governo di rivedere la propria posizione riguardo alla possibilità dell’apertura serale dei ristoranti.
E lo fanno tramite il loro portavoce ufficiale, il presidente dell’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Antonio Decaro. È lui infatti, a nome di tutti i suoi colleghi, a firmare una lettera con quattro richieste specifiche da presentare al presidente del Consiglio.
Le richieste, consegnate durante il vertice tra governo e autonomie, convocato dalla ministra Gelmini e dal ministro Speranza, faranno forse cambiare idea sulle normative che regolano il coprifuoco in tutte le zone d’Italia?
Questa è evidentemente la speranza dei sindaci (e prima ancora, dei ristoratori), che hanno chiesto formalmente quanto segue: “I ristoranti, a condizione del rispetto di protocolli rigidi sulle distanze, devono poter riaprire anche di sera: la consumazione al tavolo assicura condizioni di sicurezza maggiori rispetto agli assembramenti che purtroppo si creano fuori dai locali che fanno il servizio di asporto delle bevande, soprattutto con l’arrivo della bella stagione”.
Alla richiesta dell’Anci fa eco anche la Fipe, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi: “La riapertura serale, almeno nelle zone gialle, dei pubblici esercizi in grado di garantire il servizio al tavolo non è più rinviabile. È significativo che anche l’Anci, e dunque i sindaci di tutta Italia, si sia detta favorevole a un allentamento delle restrizioni nei confronti di bar e ristoranti. Sta crescendo la consapevolezza che è più facile far rispettare le misure di distanziamento e di sicurezza sanitaria all’interno di un locale, piuttosto che nelle piazze e nelle strade dove le persone finiscono per assembrarsi senza alcuna precauzione. Ci auguriamo che il primo Dpcm del nuovo governo segni un cambio di passo nelle politiche di mitigazione del contagio da covid19, che da troppo tempo stanno penalizzando solo alcune categorie caricandole di responsabilità che non gli spettano””
Tra gli altri punti contenuti nell’elenco di richieste fatte dall’Associazione dei Comuni al governo, c’è anche la possibilità di rivedere gli indici che decidono l’Italia a zone sulla base delle indicazioni delle autorità scientifiche al tavolo tecnico con le Regioni; l’organizzazione di un più ampio piano vaccinale e il “procedere con speditezza al finanziamento dei nuovi ristori”.
[Fonte: Askanews]