In piena “Fase 2“, la riapertura al pubblico di bar e ristoranti fa un gran parlare di sé e, anche se nulla è ancora stato messo nero su bianco dal Governo in merito, si iniziano a delineare le regole per il nuovo corso degli imprenditori della ristorazione, destinati, ormai pare chiaro, a distanziare tavoli e rinunciare a una parte della propria clientela.
Anche le date della stessa apertura al pubblico sono in via di definizione: molte Regioni chiedono al Governo di poter riaprire in anticipo, soprattutto per quanto riguarda per l’appunto bar, ristoranti, pizzerie e gelaterie (oltre a parrucchieri, centri estetici e barbieri). In teoria queste categorie dovrebbero aprire dal 1 giugno, però su pressione delle Regioni il Governo sta valutando l’idea di riaprire prima.
Giuseppe Conte, durante un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, ha ventilato l’ipotesi che, in presenza di un protocollo di sicurezza per spazi, attività e ambiente, si potrà decidere di anticipare le aperture. Questo fermo restando che il via libera (o quasi) iniziato il 4 maggio non dia risultati negativi fra due settimane (traduci con: aumento di contagiati e morti a causa della sfortunata combo fra riapertura parziale e scarso senso civico degli italiani).
Si parla dunque di possibili riaperture dal 18 maggio, ma bisognerà rispettare i protocolli di sicurezza che anche l’Inail sta elaborando.
Ma quali saranno le regole da rispettare? Ovviamente le linee guida di sicurezza del Governo non si sono ancora, ma sommando quelle rivelate dalle Regioni e da alcune associazioni di categoria come la Fipe, ecco quali potrebbero essere per quanto riguarda bar, ristoranti, pizzerie e gelaterie:
- distanziamento fra i tavoli: non si sa ancora quale sarà la distanza fra i tavoli, anche perché il Lazio ha ipotizzato 1 metro, mentre Bolzano per ora parla di 2 metri;
- obbligo di indossare la mascherina e di lavarsi le mani/igienizzarle prima dell’ingresso nei locali;
- tetto massimo di persone presenti nel locale in base alla capienza dei locali;
- creare corsie differenziate per l’ingresso e l’uscita;
- installare segnaletiche orizzontali per la fila alla cassa;
- uso di stoviglie monouso al bancone, mentre ai tavoli potranno essere riutilizzabili;
- tavoli igienizzati dopo ogni uso;
- incentivare la prenotazione;
- incentivare i pagamenti digitali al tavolo;
- rilievo della temperatura agli operatori a inizio turno di lavoro.