Se i ristoranti sono in crisi, nulla vieta di cercare nuovi business: cambiare mestiere insomma, è la soluzione per i ristoratori suggerita dal viceministro all’Economia Laura Castelli. La deputata del Movimento 5 Stelle si è lasciata andare a un’esternazione che – come era prevedibile – ha sollevato un vespaio di polemiche durante un intervento al Tg2 Post.
“La crisi ha spostato la domanda e l’offerta” ha detto Castelli nel suo intervento. “Le persone hanno cambiato il modo di vivere e bisogna tenerne conto e aiutare gli imprenditori creativi a muoversi verso nuovi business”. Sì, ma sono processi di lungo termine, ribatte il giornalista in studio, e lei allora rafforza il concetto: “Ma se una persona decide di non andare più al ristorante, bisogna aiutare il ristoratore a cambiare attività”.
Duri i commenti dell’opposizione all’esternazione quantomeno discutibile del viceministro, che forse dimentica, nella sua valutazione, che quella che la ristorazione sta vivendo è una crisi dettata da condizionamenti esterni, e non di certo da un cambiamento del rapporto tra domanda e offerta (che semmai è l’effetto, e non la causa del problema). “Sono senza parole. Sarebbe questa la gente che dovrebbe aiutare l’Italia a ripartire?”, ha detto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. “No viceministro Castelli, io non cambio mestiere, lo cambi lei così da regalarci almeno una speranza”, è stato invece il commento di Paolo Trancassini, deputato di FdI e proprietario e proprietario dello storicissimo ristorante La Campana a Roma.
[Fonte: Corriere della Sera]