In Cina, dopo l’ondata di epidemia da Coronavirus, aumenta la necessità di condurre stili di vita (e di alimentazione) più sani, e Beyond Meat (uno dei principali produttori di “carne non carne”) ne sta approfittando per approdare su un nuovo mercato. I suoi prodotti di finta carne a base vegetale, infatti, hanno già iniziato a essere messi in vendita in migliaia di caffè della catena Starbucks, e anche i fast food di KFC hanno dichiarato che inizieranno presto una sperimentazione di vendita di finti bocconcini di pollo fritto.
È la stessa azienda americana Beyond Meat ad aver dichiarato di aver agito dopo aver “visto la crescente domanda di carne di origine vegetale in Cina”, e di aver dunque iniziato la distribuzione di prodotto in 3.300 caffè Starbucks sul territorio cinese. La maggior parte dei locali della catena, infatti, dopo la chiusura a fine gennaio, ha cominciato nuovamente la propria attività commerciale.
Non è solo la richiesta di nuovi stili di alimentazione a far crollare il mercato della carne in Cina, ma è anche la conseguenza della peste suina, che ha spazzato via grandissime quantità di bestiame durante lo scorso anno. “Vediamo l’Asia come una regione chiave per una crescita strategica a lungo termine e l’obiettivo di Beyond Meat è di avere una produzione localizzata in Asia entro la fine del 2020”, ha affermato un portavoce di Beyond Meat.
[Fonte: BBC]