È ormai sempre più diffuso anche in Italia il fenomeno dei ristoranti casalinghi e dei laboratori culinari fatti tra le quattro mura di un semplice appartamento, soprattutto nel caso di cucina tipica locale che propone piatti tradizionali. Ora però – quel fenomeno nato circa dieci anni fa a New York e cresciuto esponenzialmente senza una vera regolamentazione – potrebbe essere disciplinato da una vera e propria legge.
È quanto propone con un disegno di legge la deputata del Movimento 5 Stelle, Angela Foti. L’obiettivo della nuova legge è quello di “valorizzare e tutelare il patrimonio enogastronomico locale, creando nuove opportunità reddituali di tipo complementare e, al tempo stesso – si legge nel documento – di sanare un gap normativo generato dalla attuale diffusione del fenomeno”.
E non si tratta di una nicchia: secondo il rapporto Coldiretti/Censis del 2017, infatti, son ben 3,3 milioni gli italiani che mangiano regolarmente negli home restaurant e sono 3,1 milioni quelli che si affidano al social eating.
Tra i requisiti richiesti dalla deputata pentastellata, che l’home restaurant abbia sede in un immobile che sia la residenza o il domicilio della persona che svolge l’attività a gestione familiare. In questo modo lo “chef casalingo” utilizzerà realmente parte della propria abitazione. Sarà necessario formalizzare la richiesta con una segnalazione certificata di inizio attività (Scia) allo sportello unico delle attività produttive (Suap) del Comune su cui si trova la casa/ristorante.
Importante anche evidenziare se l’attività è continuativa oppure occasionale. Si tratta di attività saltuaria nel caso non si superino le otto aperture mensili e di cinquanta in un anno. In caso contrario l’attività diventa continuativa, con tutte le conseguenze anche dal punto di vista fiscale.
A tal proposito tiene ad esprimere il suo disappunto Gaetano Campolo, Ceo e Founder di Home restaurant Hotel (marchio brevettato al Mise nel 2016 e regolato dal Ministero dell’interno a febbraio 2019). “In queste ore il settore home restaurant è nuovamente minacciato dal Movimento 5 Stelle in Sicilia”, afferma “attraverso un disegno di legge limitatorio e che non rispetta né il parere del Ministero dell’interno né l’agenda Europa del 2014 e del 2016. Ancor più grave è che già a Marzo 2017 l’Antitrust aveva bocciato la ddl home restaurant della grillina siciliana Azzurra Cancelleri in quanto limitatoria e discriminatoria”.
Secondo l’imprenditore, in sostanza, gli home restaurant sono già regolati a livello nazionale e la nuova legge andrebbe in contrasto con l’occasionalità che li caratterizza.