Addio alle aree e agli ingressi separati per uomini e donne nei ristoranti in Arabia Saudita. Il governo progressista del principe ereditario Mahommed bin Salman ha infatti abolito la segregazione del gentil sesso all’interno di locali pubblici e ristoranti. Niente imposizione, però: saranno gli stessi proprietari degli esercizi a poter decidere se mantenere le cose come stanno, oppure rompere con il passato (fatto peraltro già accaduto in maniera informale).
Si tratta dell’ennesima decisione progressista del principe del paese negli ultimi 2 anni, il quale sta facendo abolire diverse leggi discriminatorie nei confronti delle donne in Arabia Saudita, come l’impossibilità di guidare automobili, il permesso del “custode” (padre, fratello o figlio) per poter viaggiare all’estero oppure essere accompagnata da un maschio della famiglia per soggiorni in alberghi all’interno del Paese.
Tornato al tema ristoranti e locali pubblici, fino ad oggi oltre agli ingressi separati ci sono anche delle vere e proprie aree interne separate da pareti divisorie: una per famiglie e l’altra per soli uomini. Il prossimo passo sembrerebbe quello di abolire l’obbligo per le donne di indossare l’abaya, il lungo soprabito nero, già abolito per le straniere per dare una maggior declinazione turistica al paese. Proprio alla fine di questo mese l’Arabia Saudita inaugura la sua prima stagione turistica internazionale con l’apertura di aree prima off-limits per gli stranieri come l’oasi di Al-Ula.