Come potrebbero riaprire i ristoranti? Ma con un bel plexiglass che divide i clienti ai tavoli. E’ la singolare idea che è venuta all’azienda Nuova Neon Group 2: blindare i commensali separandoli con pannelli di plexiglass. E la proposta è versatile: nello stesso modo, si potrebbero separare gli ombrelloni al mare.
Si parla tanto di Fase 2, di riapertura, ma all’atto pratico ci sono diverse difficoltà da superare. Se negli stabilimenti balneari ci si chiede come si possano mantenere le distanze, la stessa cosa si fa nel settore della ristorazione: quando si è in più di uno al tavolo, come rispettare il metro di distanza? Non si può e quindi ecco arrivare l’idea: mettere delle barriere di plexiglass trasparenti.
Claudio Ferrari, proprietario della Nuova Neon Group 2, ha cominciato col pensare come poter ritornare in spiaggia questa estate: c’è bisogno di proteggere le persone, ma anche di far ripartire l’economia. In pratica ogni ombrellone e relative sdraio saranno circondate da una muraglia di plexiglass. E gli stessi schermi possono essere riadattati per banche, farmacie e, perché no, ristoranti.
A proposito dei ristoranti, in pratica ogni singolo posto viene separato dal vicino con questi schermi di plexiglass, un po’ in stile stanza delle visite nelle carceri nei telefilm polizieschi americani. Ovviamente questo non basterà se non cambieremo anche forma mentis (la FIPE stessa aveva dichiarato che a Pasqua avrebbe pubblicato un report su come poter ripartire): va bene le barriere, ma stop anche agli scambi di piatti fra commensali, ai tavoli troppo ravvicinati o al servizio al bancone.
Idem dicasi in spiaggia: il solo plexiglass non sarà sufficiente. Bisognerà distanziare di parecchio gli ombrelloni (il che vuol dire ridurre il numero di posti), chiudere le aree giochi per i bambini, permettere ai bar solo il servizio in spiaggia in modo da evitare gli assembramenti e abituarsi all’idea di un’abbronzatura in stile panda con occhiali e mascherina.
[Crediti Foto | Facebook – Nuova Neon Group 2]