Polemiche negli USA dopo la scoperta che alcuni dei partecipanti alla tavola rotonda per programmare la riapertura dei ristoranti sono sostenitori della campagna elettorale di Donald Trump.
Il presidente degli Stati Uniti aveva organizzato una commissione speciale per affrontare la questione della crisi della ristorazione in America conseguente al Coronavirus e al lockdown per contenere la diffusione dell’epidemia.
Alla tavola rotonda avevano partecipato molti leader del settore, ma diverse sono state le polemiche sui social dopo che si è scoperto che alcuni partecipanti avevano contribuito alla campagna per la rielezione di Trump.
In particolare, James Bodenstedt, CEO di Muy Cos., che gestisce i franchising di Wendy’s, Taco Bell e Pizza Hut, pare abbia donato più di 400mila dollari per la campagna elettorale dell’attuale presidente degli Stati Uniti. Anche Tilman Fertitta, CEO di Landry’s, avrebbe donato la cifra di 35mila dollari.
Nulla di illegale, sia chiaro, ma rimane il dubbio che il posto nella commissione per la ristorazione sia stato in qualche misura condizionato da queste donazioni. “Se da un lato è bello che questi imprenditori vogliano aiutare il governo a combattere il Coronavirus, questa vicenda conferma che il clientelismo è alla base praticamente di ogni decisione presa dal presidente Trump”, ha detto a Insider Donald Sherman, vicedirettore di Citizens for Responsibility and Ethics a Washington.
[Fonte: Insider Food]