I camionisti di tutta Europa si ribellano ai ristoranti chiusi per il lockdown, e in Francia il governo cede consentendo l’apertura notturna di 250 locali lungo le autostrade.
Le richieste dei camionisti, che si vedono impossibilitati a mangiare lungo le loro tratte nulla che non sia un panino alle stazioni di servizio, si allargano a macchia d’olio. In Italia Danilo Vendrame, presidente autotrasportatori di Confartigianato Marca Trevigiana, ha ribadito l’importanza di tenere aperti per i camionisti una serie di punti di ristoro lungo le tratte autostradali, per garantire degli standard di sicurezza ed igiene dignitosi per lavoratori del comparto.
Anche in Olanda i camionisti si lamentano della chiusura di bar e ristoranti, e il sindacato fa sapere che non è sufficiente la possibilità di ottenere un pranzo da asporto da consumare in cabina.
“Il ministro pensa che sia normale che i conducenti, dopo essere stati in strada tutto il giorno, debbano consumare un pasto da asporto da soli al volante. Beh, non pensiamo che sia normale”, ha scritto in una nota il sindacato olandese degli autisti CNV.
Stesso discorso anche in Francia, dove il governo ha ceduto alle richieste delle associazioni dell’autotrasporto e dei sindacati e ha permesso la riapertura di 250 ristoranti lungo le tratte stradali dalle 18 alle 10, per garantire il ristoro degli autisti dei veicoli industriali.
D’altronde, si sa che da sempre i veri gourmet sono proprio loro: i camionisti, e chissà se non saranno loro a lottare per la riapertura dei ristoranti in tutta Europa.
[Fonte: Trasporto Europa]