Per ripartire durante l’emergenza Coronavirus, Federcuochi propone plexiglass e cibo da asporto nei ristoranti durante la Fase 2. Come accade nel resto dell’Europa, Federcuochi auspica che anche in Italia venga consentita l’attività del takeaway.
Ovviamente tale riapertura dovrà essere comunicata in tempi utili, fornendo anche indicazioni precise sulle norme di sicurezza sanitaria comuni che i ristoratori dovranno adottare nelle proprie strutture per ridurre i rischi di contagio. Fra le proposte in cantiere ci sono:
- riapertura senza proroghe dei pubblici esercizi per la ristorazione, fermo restando il rispetto delle norme di sicurezza
- incentivare la ristorazione all’aperto sospendendo la tassa Osp
- concedere maggiori spazi ai locali per quanto riguarda l’occupazione del suolo pubblico
Federfuochi auspica poi che ci saranno regole comuni e non differenziate per regioni alla fine del lockdown. Fra di esse ricorda:
- gel disinfettante all’ingresso di tutti i ristoranti
- obbligo di mascherine (almeno FFP1) per tutto il personale (possibilmente da acquistare a prezzi agevolati e senza IVA)
- strutture in plexiglass sui tavoli con moduli a croce
- cloche in materiali riciclabili per le pietanze che arrivano dalla cucina
- piani di sanificazione programmati
Fondamentale per la riapertura, però, sarà il distanziamento sociale, anche se non dovrà essere una formula generalizzata. E chiede anche che i clienti forniscano all’ingresso del locale un’autocertificazione nella quale il ristoratore venga deresponsabilizzato.