La FIPE riprende quanto sostenuto sul sito dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità): i contagi da Coronavirus avvengono in casa, quindi ristoranti e bar sono sicuri. Secondo il monitoraggio settimanale pubblicato dall’ISS, infatti, al momento il 77,6% dei contagi avviene in ambito domestico.
Lo stesso dato è stato riportato dal dottor Luca Richeldi, uno dei membri del Comitato tecnico scientifico e pneumologo del Policlinico Gemelli di Roma, durante una puntata di Otto e Mezzo su La7. Il pneumologo ha spiegato che la maggior parte dei contagi avviene nei luoghi privati: secondo lui, ridurre di un paio d’ore l’apertura degli esercizi pubblici (a questo proposito si veda cosa dice il nuovo Dpcm appena pubblicato), se ben regolamentati, non fa una grande differenza.
Sulla stessa linea di pensiero è anche il professor Massimo Galli, responsabile del reparto di Malattie Infettive all’ospedale Sacco di Milano, il quale ha parlato a Radio24.
Dal canto suo Roberto Calugi, direttore generale di FIPE Confcommercio, ha sottolineato che queste due prese di posizione sono molto chiare e dimostrano che, in questo momento, i ristoranti sono un posto sicuro, grazie anche alle misure prese dai ristoratori.
Anche Rocco Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi, ha ribadito che non sono i ristoranti e le sale di ricevimento ad aumentare i contagi: in questi locali ci sono controlli rigorosi su dispositivi di protezione e distanziamento.
Calugi, infine, si augura che Governo e Regioni tengano conto di questi pareri: non è pensabile che il popolo della notte torni a casa alle 23, bisogna invece aumentare i controlli dentro e fuori i locali.