Per Fipe non ci sono dubbi: per quanto riguarda ristoranti e bar, il possibile stop all’uso delle mascherine sarà un “vero segnale di normalità”.
Si vocifera fortemente che, a partire dal 1 maggio, mascherine e Green Pass non serviranno più in ristoranti e bar (anche se è lecito chiedersi se solo per i clienti o se varrà anche per chi ci lavora in questi locali). Aldo Cursano, vice presidente di Fipe Confcommercio, plaude a una situazione del genere: potersi togliere la mascherina e guardarsi in faccia è un segnale che tutti aspettavamo.
Cursano ha ribadito che il settore della ristorazione è quello che più di tutti ha portato la croce della pandemia (ehm, alcuni altri settori, ancora funestati dagli effetti della pandemia, forse potrebbero non essere del tutto concordi con questa affermazione, ma riportiamo quanto detto da lui): sono stati i primi a chiudere e gli ultimi ad aprire.
Per loro, dunque, la decisione di togliere l’obbligo di mascherina al ristorante (come se tutti poi l’avessero sempre rispettato!) è un segnale straordinario. Questo anche perché finora i ristoratori sono stati chiamati a svolgere un compito che non era loro, quello dei controllori. Adesso, invece, potranno tornare a fare il loro lavoro e a come far ritornare al lavoro quel personale che, in questi due anni di pandemia e chiusure a singhiozzo, si è allontanato a causa dell’inaffidabilità di questo lavoro.