I dati analizzati da Coldiretti sono chiari: nelle zone gialle sono stati riaperti 293mila locali fra ristoranti e bar. Tuttavia è importante pensare anche alle riaperture serali.
293mila fra ristoranti, bar, pizzerie e agriturismi sopravvissuti alle chiusure delle zone arancioni e rosse sono riusciti a riaprire i battenti. Tranne Umbria, Puglia, Sardegna, Sicilia e provincia di Bolzano che sono rimaste arancioni, tutto il resto dell’Italia è in zona gialla. Circa l’81% dei locali possono rimanere aperti, localizzate soprattutto in Lombardia (51mila attività), seguita a ruota da Lazio (39mila) e Campania (33mila).
Queste riaperture non sono solo una possibilità in più per 47,8 milioni di italiani obbligati finora a rinunciare al pranzo fuori casa, vuoi per lavoro o per svago, ma è anche un modo per dare un po’ di ossigeno alle attività della ristorazione colpite gravemente dalla crisi economica scatenata dalle misure restrittive. Si parla per il 2020 di una perdita del 48% del fatturato, circa 41 miliardi di euro.
Tali restrizioni alle attività lavorative devono essere abbinate a un sostegno economico lungo tutto la filiera, ma non solo. E’ altrettanto importante prevedere la riapertura serale dei ristoranti, sempre nell’ottica del distanziamento dei posti a sedere, del numero limitato degli accessi e della registrazione dei nominativi dei clienti.