Ancora il giorno “X” non è chiaro, ma sono diverse le ipotesi che vorrebbero nel mese di maggio una possibile riapertura di ristoranti e bar. Nel frattempo Coldiretti fa i conti di quello rappresenta in termini economici, ogni anno, per l’industria agroalimentare il settore della ristorazione. Tradotto: 20 miliardi di euro.
La riapertura di bar e ristoranti – si legge nel comunicato stampa di Coldiretti – ha un effetto valanga sull’agroalimentare nazionale con la ripresa degli acquisti di cibi e bevande che vale almeno 20 miliardi all’anno.
È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’attesa riapertura delle attività di ristorazione nella seconda metà maggio con l’avvio della Fase 2 dell’emergenza Covid-19. “Il lungo periodo di chiusura – sottolinea la Coldiretti – sta pesando su molte imprese dell’agroalimentare Made in Italy, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco”.
In merito alla possibilità di anticipare le aperture con il via libera alle vendite per asporto è una importante opportunità secondo Coldiretti: asporto e food delivery generano da soli un fatturato di 350 milioni di euro, con una crescita a due cifre prima della pandemia.