La Repubblica Ceca è minacciata da uno dei tassi di infezione da coronavirus tra i più alti al mondo e, nel tentativo di arginarlo, nella giornata di giovedì 25 novembre il governo ha vietato i mercatini di Natale e imposto a bar, ristoranti e altri locali notturni di chiudere entro le ore 22.
Le limitazioni si aggiungono a quelle già introdotte che vietano a tutti coloro che non sono stati vaccinati di frequentare luoghi come pub, ristoranti, cinema, parrucchieri e palestre; mentre il governo ha dichiarato lo stato di emergenza di 30 giorni. Molti ospedali hanno cancellato le cure non urgenti per riservare capacità ai pazienti con coronavirus e alcuni, specialmente nel sud-est del paese vicino ai confini con la Slovacchia e l’Austria, hanno riferito di starsi avvicinando al limite di sovrappopolazione.
Il 58,5% dei cittadini della Repubblica Ceca sono vaccinati, e secondo i dati diramati dal Ministro della Salute il 70% dei pazienti in cura intensiva non sono vaccinati. Il primo ministro Andrej Babis – che dovrebbe passare a una nuova amministrazione tra diverse settimane – ha tuttavia affermato che il governo è favorevole alla vaccinazione obbligatoria delle persone di età superiore ai 50 o 60 anni e di professioni selezionate (come quelle più a contatto con il pubblico), una misura che potrebbe essere approvata già a partire dalla prossima settimana.