Con la ristorazione praticamente a mezzo servizio (quando va bene), c’è chi pensa alla conquista dello spazio, lontano – si spera – da virus e lockdown. E così l’azienda spaziale Orbital Assembly Corporation (OAC) sta lavorando al progetto di una stazione orbitale con bar, ristoranti e moduli abitativi pronta dal 2027.
La struttura orbitale, una sorta di hotel, si chiamerà Voyager Station e simulerà la gravità terrestre attraverso la rotazione. Al momento si cercano investitori e sono stati raccolti “solo” 1 milione di dollari, ma ne serviranno molti di più.
La Voyager Station avrà oltre 11.600 metri quadrati di superficie abitabile tra camere, bar, ristoranti, palestre e altri spazi ricreativi per ospitare fino a 400 persone. Sono previste anche delle ville da 500 metri quadrati.
A rendere fattibile un intervento di questo tipo l’abbassamento dei costi di trasporto del materiale nello spazio, anche grazie ai razzi di Elon Musk: si è passati da 8.000 dollari al kg a meno di 2.000 dollari con il Falcon 9 e con Starship si passerà a poche centinaia di dollari.
Inizialmente OAC intende realizzare un prototipo su scala minore, da 60 mq, che verrà lanciato nello spazio per eseguire alcuni test, anche legati alla gravità. Sarà un robot ad assemblare i “pezzi” della struttura direttamente nello spazio.
Fonte: Voygaerstation.com e Dday.it