Coldiretti lancia l’allarme per la Fase 3 dell’epidemia da Coronavirus: per quanto riguarda ristoranti e bar si è registrato un calo del 40% dei consumi per colazioni, pranzi e cene fuori casa, con una perdita di 8 miliardi di euro per quanto riguarda cibo e vino.
Bar, pizzerie, ristoranti, trattorie, pub e agriturismi: tutti bloccati dal lockdown, con un effetto negativo a valanga sul settore agroalimentare. Si parla di una perdita di fatturato nel 2020 di più di otto miliardi di euro a causa dei mancati acquisti di cibo e bevande.
In particolare, il consumo per colazioni, pranzi e cene fuori caso è stato stimato essere in calo del 40%. Il che vuol dire che si vendono anche meno prodotti come vino, birra, carne, pesce, frutta e verdura. Idem dicasi per salumi e formaggi di alta qualità che hanno un fondamentale mercato di sbocco nei consumi fuori casa.
Coldiretti sottolinea poi le particolari difficoltà dei settori ittico e vitivinicolo: per loro la ristorazione è il principale canale di commercializzazione per quanto riguarda il fatturato. Basti pensare che, prima che scoppiasse la pandemia da Coronavirus, la spesa alimentare fuori casa era parti al 35% del totale dei consumi degli italiani a tavola.
Per questo motivo anche Teresa Bellanova, ministro delle Politiche agricole, ha affermato che stanno tutti lavorando per mettere insieme diversi ministeri in modo da trovare delle misure che aiutino coloro che acquistano Made in Italy.