Finita la pandemia (o quasi), ecco che Milano ha deciso di dire basta ai dehors selvaggi di ristoranti e bar. A partire da giugno, infatti, è prevista l’introduzione di regole più severe per regolamentare l’uso di dehors e tavolini all’esterno dei locali.
Cosa cambia da giugno per i dehors di ristoranti e bar a Milano?
Il Consiglio comunale di Milano ha approvato un nuovo regolamento relativo alla trasformazione delle concessioni provvisorie per i dehors dell’epoca del Covid in quelle strutturali permanenti. Quello che Palazzo Marino farà è semplice: permetterà di trasformare le concessioni provvisorie per i dehors in concessioni permamenti, ma solo se ristoranti e bar seguiranno regole più restrittive rispetto a quelle concesse durante l’emergenza sanitaria.
Se ricordate, durante la pandemia, tali regole erano state allentate in modo da favorire il distanziamento e cercare così da una parte di ridurre i contagi, dall’altra di garantire ai ristoratori di compensare la riduzione dei posti a sedere all’interno.
Ma adesso che ci stiamo lasciando alle spalle la pandemia, anche tali regole più soft diventeranno un lontano ricordo. Da giugno, infatti, verranno implementate norme più severe. Fra di esse figurano:
- se la vetrina del locale è vicina agli ingressi pedonali, niente tavolini entro i due metri (stessa cosa per i passi carrai)
- niente tavolini se il marciapiede non è abbastanza largo
- niente tavolini se non c’è sufficiente distanza dai cartelli stradali
- maggiore distanza da aiuole e alberi per tutelare il verde urbano
- ripristino di parte dei parcheggi usurpati dai tavolini
Il fatto è che durante gli anni della pandemia, i locali hanno ideato diversi modi per espandere i loro posti a sedere all’esterno. Solo che in alcuni casi, questi sistemi invadenti e raffazzonati, hanno non solo influito negativamente sul decoro urbano, ma creato anche notevoli disagi a pedoni e automobilisti. E questo è accaduto in tutta Milano, con particolare accanimento nelle zone della movida.
I residenti di queste zone si sono lamentati più volte delle pedane che invadevano le strisce gialle, dei cellophane di plastica che sbattacchiavano qua e là, dell’installazione di ombrelloni colorati neanche si fosse al mare, dell’assenza delle fioriere per delimitare gli spazi dedicati ai clienti, per non citare poi i pedoni costretti a scendere dai marciapiedi invasi dai tavolini e obbligati a camminare in mezzo alla strada e alle macchine in movimento, del numero dei parcheggi ridotti e via dicendo.
Grazie al nuovo regolamento Milano è intenzionata a riportare l’ordine in questo caos. E mentre il Comune continua a confrontarsi con i ristoratori, ecco che ha fatto sapere che finora ha controllato e accolto il 30% delle 2.500 domande arrivate dai ristoratori. Inoltre il Comune ha rassicurato tutti: vuole mettere in atto una regolarizzazione per rispettare determinati canoni estetici, ma promette di non essere troppo restrittivo.