Cibo non tracciabile e locali sporchi sono il j’accuse di alcuni clienti in un ristorante sul lungomare di Napoli che, dopo l’amara scoperta, hanno chiamato i carabinieri del Nas. Questi ultimi, una volta giunti sul posto, hanno avviato un’accurata ispezione dell’attività di ristorazione, scoprendo diverse irregolarità e disponendo anche un’accurata campionatura di prodotti alimentari trovati sul posto e per i quali si attende di conoscere i risultati al fine di controllare la presenza di eventuali cariche batteriche non conformi.
Il lungomare, ahimè, della città partenopea è avvezzo a simili pubblici esercizi, perché nei giorni precedenti in una pizzeria- trattoria della stessa zona, sono state trovate blatte: un’operazione che s’inscrive in una più ampia e che ha portato al sequestro di circa 500 chili di alimenti, sempre privi di tracciabilità.
Nello specifico, all’interno dell’ultimo ristorante incriminato, i Nas hanno sequestrato 40 chili di alimenti vari sprovvisti di documentazione idonea che attestasse la tracciabilità e la rintracciabilità alimentare. Inoltre, sono state stabilite diffide per la risoluzione di carenze igienico-sanitarie e strutturali scoperte durante i controlli.
In passato anche l’hinterland della città era stato sottoposto a controlli serrati, di fatti risale a fine agosto 2019 il blitz del Nas in un noto ristorante in via Campi Flegrei a Pozzuoli. In quel caso, i militari hanno proceduto alla chiusura amministrativa di un locale adibito a deposito per alimenti, rinvenuto privo di titoli autorizzativi e requisiti minimi igienico-sanitari e strutturali previsti dalle leggi vigenti.
Fonte: Napoli Fanpage