Ristoranti chiusi dal 24 dicembre al 6 gennaio: la stretta del nuovo Decreto legge è realtà

I ristoranti e i bar resteranno chiusi per tutto il periodo natalizio, dal 24 dicembre al 6 gennaio: lo ha appena dichiarato Giuseppe Conte presentando il nuovo Decreto legge.

Ristoranti chiusi dal 24 dicembre al 6 gennaio: la stretta del nuovo Decreto legge è realtà

I ristoranti e i bar resteranno chiusi dal 24 dicembre al 6 gennaio, con divieto di spostamenti tra regioni fin dal 21 dicembre e per tutta la durata del periodo, preso di mira dal governo Conte perché considerato particolarmente minaccioso. Il nuovo Decreto legge, presentato or ora dal Premier, è severo quanto vi abbiamo pronosticato poche ore fa.

“Abbiamo riportato sotto controllo la curva del contagio, un metodo che ci ha permesso di evitare il lockdown generalizzato. Eravamo con l’RT a 1,7, lo abbiamo riportato a 0.86. Tant’è che tutte le regioni italiane potrebbero rientrare nell’area gialla, ma il virus non si lascia sconfiggere ed è per questo che anche tra i nostri esperti c’è forte preoccupazione che la curva dei contagi possa subire un’impennata nel periodo natalizio”: ha dichiarato il premier durante la conferenza stampa – diretta televisiva di presentazione del nuovo, attesissimo Decreto legge riguardante le Feste.

“La diffusa voglia che si accampagna in questo periodo preoccupa”. Insomma le misure sono necessarie, a dire di Conte, per prevenire i nostri festivi.

Non ci si sposta tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e dal 24 la ristorazione sarà obbligata ad abbassare le serrande (il delivery e l’asporto restano concessi), dicevamo, ma c’è una netta distinzione tra giorni feriali e festivi/prefestivi, durante i quali non si potrà uscire di casa se non per motivi di lavoro, necessità e salute, ma sarà possibile ricevere fino a due persone in casa, anche non conviventi, dalle ore 5 alle 22. Giorni in cui l’Italia sarà un’unica penisola “rossa”: dunque il 24, 25, 26, 27 e il 31 dicembre, poi l’1,2,3,5 e 6 gennaio 2021.

Restano aperti i supermercati, i negozi di beni alimentari e di prima necessità (ma anche farmacie, edicole, tabaccherie..).

Un aiuto straordinario (“immediato”, stando alle parole del Premier), che a quanto pare si aggirerà intorno ai 645 milioni, sarà stanziato per sopperire alle perdite di bar e ristoranti.