Un’indagine realizzata dal Centro Studi di Fipe – Confocommercio evidenzia un calo dei consumi: più di 2 italiani su 3 ancora non mangia fuori casa, snobbando ristoranti e bar. Il motivo? O la paura del contagio da Coronavirus o il fastidio per le restrizioni imposte dalle norme anti diffusione Covid-19.
I clienti scelgono il locale in base a diversi criteri:
- attenzione alle norme igieniche: 47,4%
- distanziamento fra tavoli: 35,2%
- presenza di spazi all’aperto: 34%
Fra costoro, poi, il 45,5% ha apprezzato il ritorno alla vita sociale con famiglia e amici. Da questi dati emerge il fatto che sono ancora troppo pochi gli italiani che sono tornati a mangiare al bar o nei ristoranti. I numeri parlano chiaro:
- italiani che non hanno ancora mai fatto colazione al bar: 72%
- italiani che non hanno ancora mai cenato fuori casa: 69,4%
- italiani che non hanno ancora mai pranzato fuori casa: 67,9%
Per non parlare del dopocena, qui i dati precipitano, ma anche perché, solitamente, è la fascia giovanile della popolazione a parteciparvi. Parlando, invece, delle motivazioni, il 66,5% degli intervistati ha spiegato di avere paura di un possibile contagio. Il 41,5%, invece, sostiene che siano le misure di sicurezza a fare da deterrente, rendendo meno apprezzabile l’esperienza. Ricordiamo poi anche che lo smart working ha praticamente annullato i consumi fuori casa di colazioni, pranzo e pausa caffè.
Comunque sia, il 92,2% degli intervistati sostiene che le disposizioni di sicurezza da parte degli esercenti sia soddisfacente, cosa che indica che ristoranti e bar sono luoghi sicuri. Il motivo principale che ha spinto gli italiani a tornare a mangiare fuori è la convivialità (45,5%), mentre 1 intervistato su 3 è contento di essere tornato a mangiare fuori. Inoltre chi va a mangiare fuori tende a tornare nei posti conosciuti.