Se ci saranno chiusure o restrizioni durante il periodo di Natale, i ristoranti italiani potrebbero perdere qualcosa come 5 miliardi di euro. Sono le stime fatte da Coldiretti sul rischio annullamento di pranzi e cene delle festività.
“Un rischio che va a tutti i costi scongiurato” denuncia il presidente della Coldiretti Ettore Prandini al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Villa Miani a Roma nel sottolineare la necessità di “non mettere in crisi una filiera che dà lavoro a ben 4 milioni di occupati in 740mila aziende agricole e 70mila industrie alimentari”.
Dopo due anni già particolarmente difficili per la ristorazione, l’ipotesi di perdere un altro giro di feste non è davvero auspicabile per il settore. E non ci vorrebbe proprio uno stop in questo momento, proprio quando la ristorazione si sta riprendendo – come ha fatto sapere FIPE, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi – con un recupero di 6,4 miliardi di euro.
Sette italiani su dieci – stima Coldiretti – durante le feste di Natale e Capodanno si recheranno almeno una volta a mangiare fuori in uno dei circa 360mila tra ristoranti, trattorie, pizzerie, agriturismi presenti nelle regioni, e questo potrebbe essere messo a rischio, almeno in alcune zone, con il passaggio a giallo o arancione per l’aumentare dei contagi.