Negli Stati Uniti, un ristorante della catena Red Robin dell’Oregon è stato denunciato in quanto un dipendente avrebbe condito l’insalata di un cliente col suo sperma. Ma il tutto sarebbe in realtà scaturito da un fatto di discriminazione razziale.
Tutto è accaduto il 24 marzo 2021: il cliente, pseudonimo CT, era andato in un Red Robin di Clackamas, nell’Oregon, insieme ad altre otto persone, fra cui alcuni bambini. Il gruppo aveva chiesto di potersi seder insieme, ma i dipendenti del Red Robin avevano detto loro che avrebbero dovuto sedersi a tavoli separati. È bene precisare, a questo punto, che alcune persone di questo gruppo, incluso CT, erano afroamericani.
Se si fosse trattata di una richiesta dovuta alle restrizioni anti Covid, non ci sarebbe stato nulla di strano. Ma CT ha sottolineato che quel giorno c’erano parecchi altri grandi gruppi al ristorante, tutti composti da clienti bianchi e tutti seduti insieme.
Nella causa che è stata intentata, gli avvocati segnalano che il direttore del ristorante, Jason Fosberg, avrebbe definito il gruppo di CT come una “grande banda”. All’epoca dei fatti, CT aveva contestato la differenza di trattamento con la direzione, ma aveva poi accettato di sedersi separatamente.
Solo che poi, mangiando l’insalata che aveva ordinato, CT si era reso conto che era stata condita con dello sperma. CT ne ha mangiato un po’ prima di rendersi conto che aveva un sapore strano e alla fine ha scoperto una chiazza di sperma al di sotto dell’insalata.
Ovviamente CT ha subito protestato con la direzione, salvo poi iniziare a sentirsi male e a iniziare a vomitare. La denuncia spiega, poi, che CT era finito in ospedale a causa della nausea e di un attacco di panico.
Indagini effettuate hanno dimostrato che l’insalata era stata confezionata da Red Robin e che in essa era presente effettivamente dello sperma (e questo sperma non apparteneva a CT).
CT ha così denunciato Red Robin chiedendo un risarcimento danni da 1 milione di dollari per abusi sessuali, negligenza e discriminazione razziale. Al momento Red Robin non ha risposto ad ulteriori richieste di chiarimento.