Il Ristorante Perbellini, una stella Michelin fino all’anno scorso, dice basta alla cucina gourmet e riapre con una nuova veste, quella di bistronomia. “Mi stavo allontanato sempre più dalla cucina stellata”, aveva dichiarato la patron Paola Secchi al Corriere della Sera, quando il Ristorante Perbellini all’inizio del lockdown di marzo 2020 aveva chiuso per sempre. Non solo quindi il coronavirus ma una decisione che stava maturando da tempo, e che ora trova espressione nella “Bistronomia Perbellini. Caffè & Cucina”. Il posto è lo stesso, Isola Rizza, nella bassa veronese, e anche il locale è quello, ma profondamente rinnovato.
Bistronomia è unione di bistrot e gastronomia, come ha spiegato Paola Secchi ancora al Corriere del Veneto. In verità la parte gastronomia è aperta da maggio, anche se un po’ in sordina, ed è stata lanciata a dicembre. Il bistrot invece è partito martedì scorso, con la riapertura dei ristoranti a inizio febbraio 2021. La Bistronomia Perbellini apre al mattino per le colazioni, e prosegue con cicchetti, pranzo e aperitivo. Per ora, al di là delle restrizioni anti-Covid, la decisione è di non aprire la sera.
Il Ristorante Perbellini è stato quello che ha lanciato la carriera di Giancarlo Perbellini, chef che lo portò alla conquista della stella Michelin nel 1996, per poi lasciarlo nel 2014 creando Casa Perbellini. Il ristorante ha mantenuto per sei anni il nome e la stella. Ai fornelli della rinata Bistronomia Perbellini c’è il cuoco Stefano Dreon, 32 anni, da dieci anni con la famiglia Perbellini. Piccoli sfizi per l’aperitivo; e a pranzo piatti della tradizione come bigoli al torchio con le sarde, tortelli, tagliata di carne, coda di rospo.
[Fonte: Corriere della Sera]