Finiscono nei guai titolare e personale di un ristorante nel leccese in cui una donna ingoiò per sbaglio un amo nascosto in una polpetta di pesce. I fatti risalgono al 2019: la donna non si era accorta di nulla ingoiando un piccolo amo da pesca rimasto per errore in una polpetta di polpo.
Qualche giorno più tardi, però, la donna ha iniziato a lamentare dolori e febbre alta. Portata all’ospedale Fazzi di Lecce, sono stati necessari gli esami radiologici per individuare quel corpo estraneo conficcato in gola: così la donna aveva fatto la macabra scoperta.
L’amo da pesca, ingoiato qualche giorno prima, le era rimasto conficcato nell’esofago. Non solo: l’oggetto di metallo rimasto incastrato aveva causato un ascesso. Era dunque stata necessaria una delicata operazione chirurgica per rimuoverlo. Dopo la vicenda, un esposto in Procura aveva dato il via a un’inchiesta per lesioni gravi, volta a identificare i responsabili dell’accaduto. Ora l’inchiesta si è conclusa, indicando in tutto sei nomi.
A finire nel registro degli indagati sono stati non solo il titolare del ristorante e il cuoco che preparò le polpette, ma anche quattro medici (due medici specialisti che visitarono la donna in ospedale, il suo medico di famiglia e il radiologo dell’ospedale).
[Fonte: Il Fatto Quotidiano]